Rimini | Fallimento Aeradria, indagati anche i vertici di Enac, Riggio: E' un evidente fraintendimento
L’indagine sul fallimento della società Aeradria, ex gestore dello scalo “Federico Fellini” di Rimini, si arricchisce con l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente di Enac Vito Riggio e di tre membri del consiglio d’amministrazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. L’accusa è di bancarotta fraudolenta, abuso d’ufficio e falso. Ieri le sedi di Milano, Roma, Napoli e Palermo (così come le abitazioni private degli indagati) sono state perquisite dalla Guardia di Finanza.
La conferma arriva dall'Ente stesso. "L’Ente nazionale per l’aviazione civile conferma che ieri, 14 aprile, la Guardia di finanza ha perquisito le abitazioni e gli uffici di tutti i componenti del Consiglio di amministrazione dell’Enac e del presidente, notificando avvisi di garanzia, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Rimini in relazione al fallimento della Aeradria spa, la società di gestione dell’Aeroporto di Rimini".
Sconcerto, anche a nome del cda ha espresso Riggio affermando "l’assoluta estraneità alle contestazioni ricevute frutto di un evidente fraintendimento dei compiti del Consiglio di amministrazione e del presidente, organi dell’Enac, ente pubblico non economico e non società per azioni, compiti definiti dal decreto legislativo istitutivo n. 250 del 1997 e dallo Statuto".
Il presidente ha inoltre convocato una seduta straordinaria del cda per il pomeriggio di giovedì 24 aprile con all’ordine del giorno "una dettagliata relazione che verrà presentata dal direttore generale in merito ai compiti e alle responsabilità attribuite ai diversi organi dell’Enac in merito alla vigilanza sulle società di gestione aeroportuale. L’Enac ha comunque fornito la propria collaborazione agli organi inquirenti facilitando le azioni di estrazione copie degli atti e di sequestro del materiale amministrativo avvenute presso la propria sede".
Riggio e il cda di Enac vanno quindi ad allungare (come era stato annunciato qualche giorno fa) la lista degli indagati iscritti dal sostituto procuratore Gemma Gualdi, tra cui i membri del vecchio cda, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali e il sindaco Andrea Gnassi.
Gli inquirenti stanno passando al setaccio ogni particolare possa avere a che fare con il fallimento da oltre 50 milioni di euro di Aeradria, confermato venerdì scorso dalla corte d’appello di Bologna, con le ipotesi di “gestione disastrosa” e “condotte fraudolente” da parte degli indagati. Si indaga anche sul finanziamento da 1,2 milioni concesso dalla Banca Carim sulla base di garanzie fornite da Vitali e Gnassi, vale a dire le lettere di 'patronage' senza, secondo la procura, finanziamenti pubblici effettivamente in arrivo, allo scopo di nascondere lo stato di insolvenza di Aeradria.